Grammatico bolognese. Non si hanno molte notizie della sua vita: sappiamo che
nel 1210 era già
magister di grammatica a Bologna; forse
insegnò anche a Siena, e Buoncompagno da Signa fu il suo maggior rivale.
Di lui rimangono varie opere, per cui gli tocca un posto di notevole importanza
nella storia della lingua italiana:
Summa dictaminis e dictamina
rhetorica (1226-27), esempi di lettere e discorsi;
Doctrina ad
inveniendas, incipiendas et formandas materias, contenente esempi di lettere
in volgare bolognese, e la più ampia raccolta di
Parlamenta et
epistolae (1242-1243), cioè esempi di discorsi in volgare e di
lettere in latino (1190 circa - 1243 circa).